La barriere ABESCA ET100 è stata testata secondo quanto previsto dalla norma europea EN 1317 e offre il livello di contenimento più alto.
È appoggiata direttamente su pavimentazione in conglomerato bituminoso o cemento.
Questa barriera ha superato anche il test di prova del motociclista eseguito secondo la norma UNE 135900: 2005.

La barriera ABESCA ET100S ha una larghezza operativa inferiore rispetto alla barriera Abesca ET100 che ne consente l’utilizzo anche nel caso di spartitraffico di larghezza particolarmente ridotta.

La barriera ABESCA H120 è utilizzata quando si vuole garantire il più alto livello di contenimento e allo stesso momento anche una minore larghezza operativa. Questa barriera ha la particolarità di ridurre il fenomeno dell’abbagliamento di fari dei veicoli, mentre la limitazione della visuale nelle zone con curve di piccolo raggio è modesta in quanto la sommità delle barriere è sufficientemente stretta (15 cm.)
È appoggiata direttamente su pavimentazione in conglomerato bituminoso o cemento.

La barriera ABESCA H120W5 ha una larghezza operativa inferiore rispetto alla barriera H120, che ne consente l’utilizzo anche nel caso di spartitraffico di larghezza particolarmente ridotta.

La barriera ABESCA NJ100, con impatti particolarmente violenti, presenta una discreta deformabilità trasversale, ma tale deformazione riduce il rischio di perdita del carico e gli effetti sugli occupanti del veicolo, che diventerebbero importanti nel caso in cui la barriera non avesse deformazioni.
Può essere appoggiata direttamente su pavimentazione in conglomerato bituminoso o su cordolo in calcestruzzo.

La barriera ABESCA ET75 è ideale in quelle strade in cui non viene richiesto un elevato livello di contenimento.
Possono essere montate su cordolo in calcestruzzo o su pavimentazione in conglomerato bituminoso; in quest’ultimo caso è necessario però prevedere dei tratti di cordolo in calcestruzzo nei quali andare ad ancorare gli elementi di inizio e fine tratta.

La barriera ABESCA ET100 può essere utilizzata come spartitraffico anche in configurazione bifilare.
Questa soluzione consente di ridurre lo spazio di lavoro da destinare al funzionamento della barriera, e non necessita di alcun riempimento dello spazio compreso tra le due file di barriere che può essere utilizzato ad esempio per convogliare le acque di superficie.

La barriera ABESCA H120 in configurazione in doppia fila è una versione potenziata dello spartitraffico monofilare.
La soluzione bifilare consente di ridurre ulteriormente lo spazio di lavoro da destinare al funzionamento della barriera, e non necessita di alcun riempimento dello spazio compreso tra le due file di barriere che può essere utilizzato ad esempio per convogliare le acque di superficie.

La barriera ABESCA ET105 è stata testata in classe di contenimento H4b con terreno vegetale, ed offre una larghezza operativa e conseguentemente uno spazio di lavoro contenuto.
In alternativa al terreno vegetale possono essere inseriti dei setti trasversali in calcestruzzo ad interasse 2 metri.
Può essere appoggiata direttamente su pavimentazione in conglomerato bituminoso o su cordolo in calcestruzzo

La barriera ABESCA ET100 può essere collocata a bordo strada, anziché come spartitraffico mantenendo le stesse prestazioni.
Anche in questo caso può essere appoggiata direttamente su pavimentazione in conglomerato bituminoso o su cordolo in c.a.

La barriera ABESCA ET100S ha una larghezza operativa inferiore che ne consente l’utilizzo anche nel caso di spazio a tergo della barriera particolarmente ridotto.

La barriera ABESCA ET100 può essere posizionata sul bordo laterale della strada con una classe di contenimento inferiore che implica una minore larghezza operativa.

La barriera ABESCA ET98 riesce ad adattarsi alle curve strette tipiche dei tornanti di montagna.
Possono essere installate su cordolo in calcestruzzo o su pavimentazione in conglomerato bituminoso; in quest’ultimo caso occorre però prevedere dei tratti di cordolo in calcestruzzo, per ancorare i paletti in acciaio che vengono inseriti in fori predisposti all’interno della barriera.

La barriere ABESCA NJBP è costituita da un elemento in calcestruzzo di altezza 100 cm sul quale viene installato un mancorrente in acciaio di altezza 60 cm, per una altezza complessiva da terra di 160 cm.
La barriera può essere utilizzata come protezione di bordo ponte (o bordo viadotto), come bordo di muro di sostegno e come protezione di bordo curva (o anche rettilineo) nel caso di carreggiate separate ed a quote sfalsate.
Questo tipo di barriera è ancorata al cordolo in calcestruzzo sottostante tramite ancoraggio chimico di barre filettate in acciaio.

La barriera ABESCA ET98 è composta elementi modulari prefabbricati di lunghezza di 6.00 e 3.00 metri componibili fra loro per realizzare protezioni in rettifilo ed in curva anche nel caso di raggio ridotto.
Sul cordolo del ponte vanno installate mensole in acciaio collocate in prossimità delle cavità del passaggio delle acque, che consentono lo spostamento della barriera in caso di urto.

La barriera ABESCA ET100R è una barriera a profilo redirettivo che viene utilizzata per la protezione di piedritti di gallerie, muri di sostegno e pile di cavalcavia.
La barriera è dotata di predisposizione per luci led.